Home » Blog » Consulenza del lavoro: confermati specialità della disciplina ed esami di Stato
L’emergenza Coronavirus, non ancora conclusa come dimostra anche la scelta del Governo di voler prolungare lo stato di emergenza nazionale almeno fino al prossimo 31 ottobre, soprattutto nei mesi di marzo-aprile e maggio, ha favorito una rapida crescita dell’utilizzo dello smart working per le aziende, uffici e studi professionali.
Le casse di previdenza sociale non sono rimaste ovviamente indifferenti, prevedendo contributi a fondo perduto per il sostegno delle spese connesse alla strumentazione da fornire ai propri dipendenti costretti al lavoro agile.
>ENPACL per i consulenti del lavoro, Cassa Forense e Cassa nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili CNPADC, hanno stanziato milioni di euro, esauriti in poche settimane ma in corso di rifinanziamento con nuove delibere.
Si entra infatti negli ultimi giorni, con scadenza fissata al 31 luglio, per poter aderire al bando di EBIPRO, ente bilaterale di Confprofessioni per gli aderenti al CCNL Studi professionali. L’ente bilaterale EBIPRO ha previsto un sostegno dei datori di lavoro di 500 euro per aiutare a sostenere quelle che sono le spese per l’acquisto di strumentazione per il lavoro agile.
L’iter della domanda
Nell’apposita sezione del sito www.ebipro.it, va presentata la richiesta ufficiale; questa deve contenere le fatture d’acquisto e l’accordo di espletamento della prestazione lavorativa tramite Telelavoro, secondo le disposizioni previste dal CCNL studi professionali.
Il sussidio sarà garantito a datori di lavoro in regola con i versamenti alla bilateralità di settore (Cadiprof/Ebipro) da almeno sei mesi continuativi al momento dell’acquisto.
I datori di lavoro e ai lavoratori dipendenti che alla data del 1° aprile 2020, non risultavano iscritti alla bilateralità di settore, hanno la possibilità di beneficiare di una delle prestazioni erogate da EBIPRO e delle misure introdotte da CADIPROF per l’emergenza COVID-19 versando la somma di euro 132 per ciascun lavoratore dipendente.
La norma indicata ha validità fino al 23 agosto 2020, fatte salve ulteriori proroghe.
Smart working: nuovo modello di comunicazione in vigore da agosto
Ad inizio settimana, il ministero del lavoro ha comunicato ieri con una faq sul proprio sito che dal 1° agosto la comunicazione dei dipendenti in smart working potrà essere effettuata senza l'invio dell'accordo individuale con il lavoratore.
Nel modello il datore di lavoro deve autocertificare che "l’azienda che rappresento è in possesso degli accordi individuali dei lavoratori elencati nel file allegato alla presente comunicazione e si impegna ad esibirli per attività di monitoraggio e vigilanza."
Il modello richiede inoltre i seguenti dati:
- Ragione sociale dell'azienda
- elenco lavoratori
- codice fiscale del rappresentante
In assenza di questo chiarimento si sarebbe reso necessario per moltissimi lavoratori attualmente in regime di smart working, recarsi nelle sedi di lavoro per sottoscrivere in presenza l'accordo individuale.