Home » Blog » Quali sono i punti principali del nuovo DPCM 1 aprile 2020?
La scelta si è resa necessaria ed inevitabile alla luce del fatto che è ancora troppo presto per potersi dire vicini alla fine della pandemia, nonostante un calo dei contagi generale che potrebbe attestare che la fase di picco dell’epidemia potrebbe essere stata raggiunta.
La decisione era stata di fatto anticipata dall’informativa presentata a Camera e Senato, dal Ministro della salute Roberto Speranza attraverso una dichiarazione rilasciata poi anche ai principali siti di informazione:
“Il Governo ha con-fermato fino al 13 aprile tutte le limitazioni delle attività economiche e dei movimenti delle persone. Per un periodo non breve occorrerà gestire la transizione, graduando le misure e conservando le pratiche adottate per evitare nuovi focolai: è l’unica strada realistica e praticabile per riaccendere i motori dell’economia e riconquistare libertà e socialità”.
Dopo Pasqua altre restrizioni?
Per il premier Conte, un rallentamento delle misure in questo preciso periodo, significherebbe vanificare gli sforzi fatti dalla maggior parte degli italiani fino ad ora, aumentando sensibilmente il rischio di alimentare nuovi focolai e quindi far riprendere in maniera spedita l’avanzata del virus.
L’ordinanza, che a stretto giro di posta sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale (nel momento in cui stiamo pubblicando non è stato ancora fatto), prevede quindi la proroga delle precedenti disposizioni dei DPCM dell’8-9-11-22 marzo 2020, comprese le ordinanze del Ministero della Salute del 20 marzo 2020 e del 28 marzo 2020.
Restano ovviamente sospesi eventi o competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici e privati, così come le sedute di allenamento di atleti professionisti e non, chiuse le attività lavorative che avevano fermato la loro quotidiana produzione due settimane or sono.
Impossibile comunque dire se passate le festività di Pasqua, e quindi dal 14 aprile si potrà assistere ad un allentamento delle restrizioni, decisivi saranno i prossimi giorni dove gli esperti in materia scientifica e sanitaria prevedono una diminuzione dei contagi, frutto delle misure di quarantena adottate.
Sito INPS in tilt
Nel frattempo, ieri è stato il primo giorno utile per inoltrare all’interno del portale dell’INPS, le richieste delle prestazioni previste per contrastare la crisi. Com’era facile prevedere, sono arrivate sin dal mattino tantissimi collegamenti al portale che ne hanno portato prima al rallentamento fino a renderlo indisponibile.
Un vero e proprio “lock down” anche per il sito dell’Istituto di Previdenza Sociale che così impedito alla maggioranza degli utenti di non poter inoltrare la richiesta, oppure di non fruire degli altri servizi.
A tal proposito, il presidente dell’INPS Pasquale Tridico è intervenuto con un’intervista rilasciata al TG1, che ha voluto garantire la rapida risoluzione delle problematiche affrontate in questo primo giorno. Tridico ha voluto precisare anche, che dalle 08:00 alle 16:00 il servizio sarà aperto per patronati e consulenti, mentre dalle 16:00 sarà fruibile per i cittadini.
Prima del black out, erano già 300mila le domande regolari ricevute correttamente, il sistema è sotto pressione dall’arrivo di una media di 100 domande al secondo, numeri mai visti prima che portano ad un’inevitabile intasamento. Lo stesso numero uno di INPS ha di fatto voluto denunciate anche degli attacchi Hacker sui quali sono in corso indagini, i quali hanno contribuito al collasso del sistema.
Altri provvedimenti
Sul fronte cassa integrazione, a livello europeo si sta lavorando per consentire agli stati membri di poter attingere a particolari finanziamenti previsti ad hoc per l’emergenza.
Intanto il MISE si sta muovendo per la riapertura entro i prossimi 15 giorni, di attività che hanno la necessità impellente di dover lavorare sulle merci ferme in giacenza. Si tratta di:
- Imprese della ceramica;
- Imprese della meccanica;
- Imprese legate alla silvicoltura, pianta e fiori
Nel provvedimento viene chiarita anche in merito alla dichiarazione trapelata ieri in giornata, di poter uscire un’ora con i bambini accompagnati da un genitore. Lo stesso premier, ha voluto precisare di non aver mai autorizzato suddetto provvedimento, resta tuttavia possibile per un genitore che va a fare la spesa, poter essere accompagnato dal figlio piccolo.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è possibile accedere alla lettura del DPCM del 1 aprile, in attesa di nuove disposizioni governative.